Il mestiere di educatore cinofilo

di Beatrice Ferrarini

Forse starete pensando: “che bello, un lavoro da sogno, ha fatto della sua passione un lavoro” e tutte quelle cose lì che si dicono. Be’ si è in parte vero, quello che non vi dicono è che avrete più a che fare con le persone che coi cani. L’educazione del cane passa dalla relazione che egli ha con il proprietario. Un buon educatore cinofilo sa fare tante cose con i cani, ma ne deve saper fare molte di più con le persone. Deve avere, tra le altre, capacità empatiche, di ascolto, di accoglienza e di guida.

Se mi chiederete quindi di “mettervi a posto il cane” sappiate che con me non succederà. Non vi aggiusterò il cane come quando si porta l’auto in carrozzeria (per quello se avete bisogno c’è mio padre qui).

Comunque vi aiuterò, ma in una maniera un po’ più faticosa per tutti.

Semplicemente perché non è il cane che va messo a posto, magari c’è solo da imparare qualcosa di più sul suo mondo, su come e cosa comunica per esempio.

Magari c’è da lavorare insieme sulla vostra relazione, tra il cane e proprietario, e tra il cane e l’intera famiglia a volte.

“Cos’è una relazione? Un incontro sicuramente, un convergere, certo, un compromettersi, cioè trovare un adattamento reciproco, una responsabilità, sicuro..”

cit. Roberto Marchesini

Chi sono

Sono laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università Vita-Salute San Raffaele.

Sono diplomata Educatore Cinofilo presso la scuola di interazione uomo-animale SIUA di Bologna.

Mi piace continuare a studiare, non fermarmi mai. Anche perché ogni cliente, ogni persona e ogni cane, sono unici e richiedono non l’applicazione di un metodo sempre uguale a se stesso ma un percorso personalizzato.

Non ci sono un numero di incontri, o pacchetti di lezioni, predefiniti. C’è una prima valutazione di chi ho di fronte, di ciò per cui mi sta chiedendo aiuto. E c’è la realizzazione di un progetto fatto su misura come un abito (no, non ho un parente che fa abiti da linkarvi..).

Cosa succede al primo contatto con me?

Mi raccontate cosa succede, il motivo per cui cercate aiuto (perché da lì parte tutto) e alcune prime informazioni sulla storia del vostro cane. Poi fissiamo un primo incontro insieme, di solito nei dintorni del vostro domicilio, prima fuori seguendo la passeggiata abituale che siete soliti fare con il vostro cane e poi in casa se necessario. 

Cosa faremo durante il primo incontro?

Parleremo ancora tanto, e avremo modo di conoscerci. Conoscerò il vostro cane e avrò modo di valutarlo. Mi costruirò le basi per strutturare un percorso personalizzato. Vi darò già alcuni primi consigli e risponderò alle vostre domande.

Quanti incontri dobbiamo fare?

Non c’è un numero predefinito, nè io desidero vendere “pacchetti” di lezioni. Ci incontreremo con una frequenza variabile, che rispetti le esigenze di tutti, comprese quelle del cane. Molto dipenderà anche da quanto tempo avrete a disposizione da dedicare al vostro cane per mettere in pratica i suggerimenti.

Chi deve partecipare agli incontri?

La prima volta è utile ci siano tutti i componenti della famiglia, tutti coloro che passano del tempo con in cane, anche il/la dog-sitter eventualmente. Di volta in volta poi decideremo insieme chi dovrà partecipare. Tutti saranno coinvolti però nella vita di tutti i giorni a in modo che il comportamento nei confronti del vostro cane sia coerente.

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Raccontami qualcosa di te e del tuo cane, e del motivo per cui pensi potresti avere bisogno di me.

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Lavoro a domicilio

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